Chi sono

Io sono il mio blog di arte. Io sono una blogger d’arte.

Lara Badioli blog di arteBlogger Arte contemporanea: sono una persona che ama l’Espressione in tutte le sue sfaccettature.

Per vivere scrivo testi ottimizzati per gli spazi web e per i social network (vedi Happymarketing), ma la mia formazione accademico letteraria legata alla storia dell’Arte ha finalmente trovato spazio in questo blog di arte contemporanea. Mi sono laureata nel 2003 proprio in questa disciplina. Non sono riuscita mai a distaccarmi dall’arte e dalla sua spontanea manifestazione.

Scrivo di ciò che amo: di arte contemporanea, sculturadanza, teatro, e tutte le discipline che tirano fuori il Divino che c’è in noi.

Gli argomenti che ricorrono nel blog di arte contemporanea

Credo fortemente che l’arte contemporanea, la street art, la waste art, la fotografia, le performance d’arte, l’irriverenza e la contaminazione digitale legata all’arte siano tracce antropologiche per capire l’umana natura e la direzione in cui sta progredendo.

E mi piace scrivere di questo, come blogger arte. Cerco di spiegare proprio questo procedimento fantastico che fa “click” nella testa.

Quando? Quando si  avverte chiaramente che l’arte è tale quando lavora sul sè superiore e sulla capacità di intuire ciò che di magico custodiamo all’interno dell’Anima.

Il mio blog è semplicemente uno specchio di me: formazione accademica, sensibilità comunicativa e voglia di parlare delle tematiche che amo. Spiegare la storia dell’arte per me è una necessità. È come se aiutassi chi mi legge a capire un po’ se stesso e la nostra società.

L’arte contemporanea non sempre è capita e codificata perchè è nuova. Ha bisogno di essere “sentita”. Ecco quello che cerco di fare (e quello che sono).

Cerco di “sentire” le tendenze e di spiegarle a coloro che mi leggeranno.

 

blog Arte contemporanea e gli occhi di bambina
Io un po’ di tempo fa. Ero già ciò che sono ora.
Blogger arte contemporanea
Io e “Infinito” – olio su tela – Guerrino Bardeggia

Blogger Arte: proclamarsi tale non è facile

Non sempre il mondo è pronto per i nuovi linguaggi. Come dice mio padre, è facile parlare d’arte quando tutto è già stato codificato, scritto, definito. Aprire il cuore all’arte contemporanea è prendersi cura dei messaggi artistici che ti risuonano, che hanno un senso.  Ma trattasi di territori inesplorati, di segnalazioni multiple a volte senza un filo logico.

È per questo che mi appassiona questo lavoro. Perché la differenza la fanno:

il mio titolo di studio;

la mia sensibilità;

la forza comunicativa che impiego;

la voglia di leggere il Nuovo che avanza.

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