La realtà a volte ci tira scherzi che lasciano ogni rivolo più distorto della nostra fantasia esterrefatti. È il caso di Alessia Babrow, che scopre, da un articolo su ArtsLife di Danilo Bogoni , che una sua opera del 2019 è stata utilizzata per il francobollo di Pasqua nientepopodimeno del Vaticano.
La premessa: la storia del francobollo che inneggia all’arte urbana
La storia l’ha raccontata benissimo Bogoni, io la riassumo brevemente. I messaggi dedicati agli auguri pasquali del Vaticano 2020, hanno come francobollo ufficiale, elaborato graficamente per l’occasione, proprio un’immagine della street artisti Alessia Babrow. L’artista mi ha spiegato che c’è molto da raccontare intorno a questo progetto del 2019 (“Just Use It“), nel quale è coinvolto anche il’ Cristo del francobollo. Un membro dell’ufficio filatelico e numismatico del Vaticano, Mauro Olivieri, in motorino intravede questo poster e decide di proporlo come francobollo commemorante la Pasqua. L’adesione, con molta sorpresa di Olivieri, fu subito netta e questa opera di Alessia Babrow ora è utilizzata per il francobollo da 1,15 euro (tariffa postale per l’Europa e il bacino del Mediterraneo).
I due motivi per cui scrivo di Alessia Babrow e il suo francobollo
1. L’arte va rivendicata, doveva esserci un riferimento all’artista
Il primo motivo è semplice: mi dispiaceva che l’immagine del Cristo, rielaborata da Alessia Babrow, rimanesse senza un preciso riferimento all’artista che l’ha realizzato. Per questo ho chiesto ad Alessia un inciso, che potesse rivelare qualcosa in più su questo poster che ha colpito tantissimo il responsabile numismatico.
“…c’è una storia bellissima dietro quest’opera che spero di poter rendere pubblica non appena si sarà chiarita l’intera vicenda.L’opera l’ho realizzata nel febbraio 2019 e fa parte di un progetto che porto avanti da tantissimi anni: “Just Use It“, (lo si vede scritto sul sacro cuore ndr) e da allora li sto spargendo per tutta Roma e ovunque mi capita. Ciò che ha scritto Olivieri mi ha fatto un immenso piacere poiché simboleggia esattamente lo scopo per cui ho realizzato queste immagini. Tuttavia mai avrei pensato che sarebbe diventato un francobollo. La firma c’è al contrario di quanto hanno scritto. Ma è “criptata”, per intenditori, per tutta una serie di motivi…”
2. Che meraviglia vedere l’arte urbana al servizio della collettività!
L’arte urbana, la street art, comincia ad avere un significato diverso da quello che è sempre stato nell’immaginario collettivo. Come ho sempre affermato, fa leva sulle energie “del popolo”, condivise dalle persone e dalle persone sentite. È il concetto con il quale viene generata ad essere rivoluzionario e democratico, e il fatto che sia diventato un francobollo del Vaticano mi lascia ben sperare. Va ribadito infine che avrei preferito si fosse citata l’artista (con un’indagine specifica avrebbero collegato il Cristo ad Alessia Babrow), ma comunque si è fatto un passo avanti verso una ricerca più profonda questo tipo di espressione artistica che conta esponenti di rilievo e spessore.