Ecco una ricetta che mi piace. Per il mio primo articolo durante la pandemia, scelgo un argomento che unisce arte urbana, creatività, espressione e condivisione. Parlo del progetto Coloravirus, meglio scritto #coloravirus.
Mettete insieme un gruppo di artisti contemporanei che orbitano attorno ad un’associazione ha interesse radicato per le culture underground, un “luogo” che fa dialogare arte urbana con le istituzioni. Parlo di “Il cerchio e le gocce” di Torino, nata nel 2001.
Aggiungete un altro ingrediente prezioso: un’associazione culturale che si occupa di dare visibilità a giovani talenti emergenti in maniera indipendente. Il minimo comun denominatore è l’arte urbana, quella democratica, quella che celebra la riqualificazione degli spazi e che mira al bene e bello collettivo: si tratta della bolognese Caravan SetUp.
Parlo di due associazioni culturali importanti nell’orizzonte di quel tipo di arte che vado raccontando da un po’. Non potevo quindi rimanere insensibile all’iniziativa #coloravirus.
Il tutto viene sintetizzato in un pdf da scaricare dove la creatività di artisti affermati viene messa a disposizione dei pastelli di chiunque, grandi e piccoli.
Coloravirus. Un’evasione nel mondo dell’arte, dalle case degli artisti a casa propria, per tingere di bellezza la quotidianità; una modalità di arte accessibile a grandi e piccini, a cui ognuno potrà dare il proprio contributo, diventando parte del processo creativo dell’opera di artisti, illustratori e writer affermati. Il risultato finale sarà un lavoro “a quattro mani”, un unico disegno da cui nasceranno tante varianti quante saranno le sensibilità che andranno a personalizzarlo.
Coloravirus: uno sketch-book pieno di disegni d’autore da colorare
Si può scaricare QUI. Vi si srotolano davanti agli occhi ben 156 disegni di oltre cinquanta artisti. I generi sono estremamente diversi tra loro. Io ho scelto di colorare uno di Max Petrone. Adoro quella consistenza del segno, una sequenza di linee che sembrano essere state tratteggiate da una biro fine, a volte decisa e profonda, a volte leggera e tenera.
Il segno, nei disegni, mi piace voluttuoso e, anche se vorrei colorarlo di più, non sono sicura che lo farò. Vorrei che il colore liberasse l’energia del tratto e non lo travolgesse.
Come unico compenso, gli artisti chiedono di condividere una foto del risultato finale, e io lo faccio volentieri nei miei canali, aggiungendo queste righe per spiegare il progetto.
I disegni pubblicati entreranno a far parte d un libro dedicato.
Ecco qualche approfondimento su queste due realtà che non conoscevo, ma che sento molto affini al mio lavoro. Spero presto che si possa tornare a studiare, indagare e a vivere relazioni che nutrono passini profonde comuni, come quella per l’arte urbana, quella per l’arte del popolo, della fruizione libera e consapevole.
Caravan SetUp
Fondata nel 2015 a Bologna, nel 2018 ha aperto la sua Spin-Off a Mantova, da un’idea di Simona Gavioli, critico d’arte e curatore indipendente, l’associazione culturale Caravan SetUp nasce con l’intento di riunire e dare visibilità a giovani talenti emergenti nel mondo dell’arte, per proporre un’estetica fuori dai canoni omologati e allo stesso tempo accessibile. Dal 2016 Caravan Setup si occupa del festival Without Frontiers, Lunetta a Colori (facebook.com/withoutfrontiersmn/) per il Comune di Mantova, allargando la chiamata ad artisti di tutto il mondo per dare vita a progetti di riqualificazione urbana e valorizzazione culturale.
Il cerchio e le gocce
È un’associazione culturale, nata a Torino nel 2001. L’interesse radicato per le culture underground, l’arte urbana ed il graffiti-writing, da promuovere all’interno della città, porta alla nascita di questa realtà. Dopo essersi fatti le ossa a Torino, nel 1999, prendendo parte attiva nello sviluppo di Murarte – il primo progetto italiano che avesse come obiettivo una massiva riqualificazione estetica urbana –, i fondatori de Il Cerchio e le Gocce strutturarono un nuovo tipo di associazione, che fosse in grado di mediare fra il mondo del graffiti-writing e le istituzioni. Questo dialogo, instaurato nel 2001, si è esplicitato in diversi interventi massivi ed estesi non solo all’Italia, ma al resto d’Europa. L’associazione Il Cerchio E Le Gocce è riuscita a coordinare centinaia di artisti internazionali e italiani nella realizzazione di grandi progetti.