Ho sempre amato Fabrizio Plessi, fin dagli ultimi anni novanta
La sua è una tematica profondamente attuale, già da allora: egli cerca di sintetizzare in un linguaggio tecnologico la meraviglia della natura: lava, acqua, fuoco…sono catturati da oggetti ai loro antipodi come schermi e installazioni intinte in sopraffina tecnica scenografica.
La prima opera che incontrai, toccai, era Waterfire. All’interno di moduli squadrati costruiti con ferro arrugginito, erano inseriti rami di legno naturale e monitor che, in diversi momenti della giornata, proiettavano video (con relativo effetto sonoro) di acqua che scorre blu zaffiro e fuoco crepitante.
Seguo sempre con interesse le sue attività, delle quali mi piacerebbe parlare spesso. Ma quello che vorrei mettere a fuoco con questo breve articolo è la sua manualità.
Non tutti gli artisti contemporanei hanno una buona manualità. Eppure per me il disegno, lo studio accademico, la capacità di padroneggiare il mezzo artistico, è di fondamentale importanza. Fabrizio Plessi ha una manualità immensa. I pastelli oleosi, soprattutto, si fondono tra le sue mani e il colore diventa vita.
A volte apprezzo molto di più i suoi splendidi schizzi preparatori che l’opera compiuta.
Ecco una piccola gallery scaricata dal sito CPL sugli schizzi per Digital Wall, rassegna della Banca Generali di Milano, dal 21 maggio al 30 settembre 2015. Essi dimostrano ciò che ho appena affermato. Fabrizio Plessi padroneggia la materia e la tecnologia, e ha dalla sua una manualità intensa che completa ed arricchisce la forte valenza artistica del suo operato.
Un altra opera che ci regala un ottimo Plessi disegnatore, degnissima di nota, è il “Flusso della ragione“, una sua personale al Palazzo della Ragione di Padova dal 27 ottobre 2012 al 24 febbraio 2013.
Qui i disegni sono finalmente portati alla luce, nel loro più grande splendore.
Io adoro Fabrizio Plessi. E’ una incarnazione ancestrale di idea, natura, disegno, sintesi suprema.
https://vimeo.com/58313931