Da un po’ seguo Leonardo Gambini. Egli è un giovane artista che riassume in sè due mie grandi passioni: l’immediatezza e la raggiungibilità della street-art, e la forza cristallina del geometrismo puro. Ho avuto la fortuna di intervistarlo!
Dopo un primo periodo in cui Leonardo si cimenta con il figurativismo e l’arte urbana, questo brillante artista sceglie di distillare il suo messaggio in emozioni più eclettiche e universali.
Ora infatti lavora con i colori, con le geometrie e gli equilibri. E a me questo fa impazzire, perchè il percorso evolutivo dell’ Arte è completo.
Dalla padronanza materica, dalla voluttà del segno e della pennellata, Leonardo si evolve verso l’essenza artistica, che per me è la geometria e l’arte minimale.
Non può esserci, secondo me, quest’ultima fase senza un percorso in cui si dimostri di saper disegnare, lavorare la materia pittorica o scultorea piegandola ai propri istinti. Non c’è concetto senza la capacità di plasmare le tendenze artistiche e vestirle di personalità.
La teca trasparente: Leonardo Gambini lavora con sfumature sovrapposte che adoro
Leonardo mi piace tantissimo perchè adotta un linguaggio fortemente singolare. Egli sceglie la “trasparenza” come mezzo di comunicazione. Lavora con i colori e dettagli all’interno e all’esterno delle lastre di metacrilato sovrapposte. Una forte componente legata all’ opera è la luce.
La luce come materia artistica, plasmabile e modellabile come tempera, è già stata una tematica che ho affrontato. Il risultato ottenuto da Leonardo è sorprendente.
DAL FIGURATIVO AL MINIMALE
Questo è il percorso che ho riscontrato nella tua evoluzione artistica. Ti va didire due parole che descrivono il tuo desiderio di “cristallizzare” il tuo messaggio?
Il messaggio delle opere che realizzavo in maniera realistica (tecnica spray) è identico a quello che vorrei trasmettere attraverso questi lavori (teca in plexiglass) estremamente minimal. Viaggiando e conoscendo varie persone tra gallerie, musei e atelier il mio cuore ha iniziato sempre di più ad avere altre esigenze per star bene e da qui nacque il mio percorso minimal lasciando la strada del figurativo.
Ho seguito semplicemente le esigenze non so se della mia mano…o del mio cuore…o…..
LA SCELTA DELLE LASTRE DI METACRILATO NELLA TECA
Se io dico “trasparente” tu che cosa rispondi?
La teca per me rappresenta la mia icona, il mezzo attraverso il quale chiunque veda un mio lavoro possa collegarlo subito al mio nome.
Ho deciso di utilizzare la teca in quando è l’elemento universale che accomuna le opere d’arte di ogni tempo: viene usata sempre più spesso per preservare la produzione artistica.
La teca è un corpo, sempre uguale come se rappresentasse un corpo umano; uguale come base ma poi ognuno ha delle sue caratteristiche che li differenzia l’uno dall’altro e lo rappresentano come unicum. Uso sempre plexiglass colorati trasparenti e con elementi (colore, particolari interni…) sempre diversi, a volte che differiscono anche solo per piccolissimi dettagli.
Le trasparenze per me rappresentano; l’Anima, l’essere se stessi. Mostrarsi senza paure ciò che nella società contemporanea sta venendo sempre più a mancare.
GLI EVENTI
Mi parli delle tue personali previste nel 2017? A Milano ad ottobre e a Francoforte proprio ora.
Tante energie e tanti nuovi scambi di pensieri tra me, il pubblico, e i miei lavori in mostra.
Questo è alla base delle mie mostre creare energie positive che facciano star bene chiunque si trovi davanti ai miei lavori.
Conoscere, farmi conoscere e far conoscere.
Nel 2017 ho avuto e avrò molte mostre collettive e personali su Fondazioni e Gallerie d’Arte e sto già lavorando anche per il 2018.
Attualmente ho appena inaugurato la personale a Francoforte la quale ha avuto molto successo e ne sono felice; a ottobre avrò la personale a Milano e consegue una personale a Verona e altre che sto valutando gli spazi da selezionare e accettare gli inviti ad esporre.
Di seguito c’è il flyer dedicato alla mostra appena inaugurata a Francoforte presso la Frankfurter Wenstend Galerie con protagonisti Leonardo e Monica Temporiti.
In bocca al lupo Leonardo!